12 novembre 2013

Amore e Zaca ... Carlo's Lifestyle #5

Uno dei motivi che mi hanno spinto a aprire il blog è stato provare a raccontarmi attraverso le esperienze e gli incontri che mi hanno aiutato a realizzare la mia aspirazione: diventare chef...oggi vi parlo della mia esperienza come chef di bordo della Zaca.

Mi sono imbarcato per la terza stagione di fila. Il Parsifal era una bella barca a vela ma devo ammettere che l’esperienza sulla Zaca è stata molto intensa. Quaranta metri di veliero con quasi un secolo di mare alle spalle, è stata costruita nel 1929. Tanti gli ospiti di rilievo che sono stati a bordo e per cui ho cucinato, tra cui ricordo anche i Principi di Savoia e il Re di Spagna Juan Carlos, i principi Ruspoli e i conti d’Amelio. 


La vita di mare era fatta su misura per me e per la mia voglia di viaggiare. Ma in quell’anno, era il giugno del 2002, chiesi una licenza per una festa che si tenne a Villa la Lodola e a cui la mia famiglia voleva che partecipassi. Sbarcai e presi il treno fino alla stazione più vicina a Foiano che riuscivo a raggiungere, ovvero Sinalunga. Mi aspettavo di trovare al treno mio fratello Paolo o mio padre, invece c’era Manuela. Fu una bellissima sorpresa. Anna e Manuela erano ormai grandi amiche e spesso lei dormiva ospite di mia sorella nella casa di Firenze, in quello che era stata la mia camera quando studiavo per diventare chef alla scuola alberghiera.
Quella fu una festa davvero speciale. Io e Manuela siamo rimasti svegli per tutta la notte a parlare, a recuperare il tempo che avevamo perso dalla prima volta in cui c’eravamo conosciuti e poi separati. A malincuore, il giorno dopo, finita la mia licenza, ho ripreso il treno per tornare alla barca. E per il resto dei mesi estivi ho pensato a lei, ma non ci siamo sentiti neanche una volta. 


A ottobre di quell’anno, quando la stagione sulla Zaca era alla fine, l’ho invitata a venire a Monte-Carlo per una piccola vacanza. In realtà era solo un trasferimento da Monte-Carlo a Cannes per prendere il Parsifal, navigare fino a Punta Ala e portarla al rimessaggio invernale. Manuela ha accettato ma, nel fare il biglietto, ha sbagliato treno, così si è fermata a Ventimiglia dove sono andato a prenderla chiedendo in prestito la macchina al barista del porto di Monte Carlo, Fontvieille. Questa piccola disavventura è ormai un diventente aneddoto del nostro primo appuntamento.


Quella sera abbiamo dormito sulla Zaca e il giorno dopo siamo partiti per Cannes, dove abbiamo trovato il Parsifal a aspettarci. Ma le piccole disavventure da “primo appuntamento” non erano finite lì. Poco dopo aver lasciato Cannes il mare ha iniziato a fare i capricci e mi sono ritrovato al timone mentre tutti gli altri, compresa Manuela, soffrivano il mal di mare. Ho passato l’intera notte al comando della barca per raggiungere Punta Ala. 

Visto che l’appuntamento non era andato proprio come avevo sperato, Manuela si è fermata ancora per due giorni a Firenze con me e poi è tornata a Parma.
Da quel momento è iniziata la nostra storia a distanza. La stagione in barca era finita ma un’altra mi aspettava dopo l’inverno. Durante la seconda stagione sulla Zaca, la nostra storia è continuata, ci vedevamo nei porti in cui attraccavo. La prima volta fu a Porto Santo Stefano, Manuela mi fece una sorpresa e venne a trovarmi, fui molto felice. Finita la seconda stagione estiva scelsi Manuela e abbandonai il mare.
Così sono tornato a cucinare sulla terra ferma.

To be Continued...

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